questo posto l’ho scritto almeno 3 volte e l’ho riscritto 5, 6..
Poi l’ho cancellato quindi non conta. Questa versione è fresca fresca.
Vorrei scrivere il giorno del mio compleanno post su..di me, ma questo si capisce subito
the lights the music
ME!!!
Non trovavo ne modo ne parole che è strano visto che di solito non mi ferma niente, neanche le regole grammaticali.
Volevo raccontarvi del giorno di mio compleanno, quello del anno scorso. Qui mi sono fermata. Non è stato un bel giorno e anche se non me l’aspettavo, mi fa ancora venire brivido il ricordo di come mi sentivo.
Immobile, impotente, indifferente.
Insomma, come un milanese il primo giorno di neve (scambiate indifferente con scazzato e ci siamo).
Mica bello passare il giorno del compleanno così. Lo penso anch’io. Ma non voglio concentrarmi su come stavo, che è stato quello che mi ha bloccato mentre scrivevo questo post.
Cancellando per la terza volta la bozza ho buttato il pensiero su questa settimana, questo mese, questo minuto.
Mi sono fermata (pezzo ormai buttato) pensando: Cavolo, come sto bene.
Bene così.
Così, con futuro incerto ma che si può scrivere in mille modi.
Con due capitoli chiusi, che dovevano essere chiusi anche se faceva paura farlo. Con delle conseguenze di queste chiusure che affronto con mio approccio casinista cercando di far meno danni possibile.
Con tanti capitoli aperti e con dei casini sono venuti fuori da queste aperture. E ovviamente io in mezzo che con solito approccio casinista non cerco nemmeno di controllare tutto questo.
Con mio caratterino che col passar degli anni dovrebbe migliorare anche se non si da dove ho preso questa regola quindi
Con mia impazienza e voglia di affondare il dito in ogni torta ma in questo siamo in due, Sig. Cherubini e io, quindi mica sono scema da sola (phew)
Con la cronica mancanza di tempo e di sonno
Con te e con voi che siete così belli perchè così diversi da me ( anch’io sono bella, ma diversamente)
Quest’anno, per la prima volta per mio compleanno ho deciso di non fare un viaggio e fermarmi. Se fossi bambina chiederei mia nonna di farmi una torta. ‘Quale torta? Con panna, cioccolato?’ mi avrebbe chiesto. è un bel momento quando sai che puoi scegliere qualsiasi cosa, basta chiedere e come in una favola, lo ricevi. Non voglio una torta di pasticcieria. La voglio con le prugne o con delle mele, con pasta frolla fatta da mia nonna. Torta fatta in casa, torta il cui profumo ti fa pensare di sicurezza e leggerezza dei giorni passati in campagnia.
non posso avere torta di mia nonna, ma sono dell’idea che se voglio essere viziata niente dovrebbe fermarmi.
Questa è la torta che mi sono fatta ieri. Con uva fragola. Ho una vaga impressione che non è venuta bene. Beh , affogherò la sconfitta in bollicine.
p.s. Titolo proviene da ‘Il mondo’ di Cesare Cremonini
Beh, tantissimi auguri di cuore! E mille altre torte casalinghe (questa, poi, non mi sembra venuta così male ;-))
Lascia perdere la torta perche’ mi sa che, insomma, non so se sia la foto ma non ha un buon aspetto : P
Poi ti faccio una al mais, che dici?
Ma la mangi, tutta!
Un’abbraccio fortissimo e tanti auguri!!
Sono felice di conoscere una persona come te.
ehi, ho scritto su google fare amore ogni giorno fa male e sono finito su questo sito!
ma cosa ti viene in mente! 😉